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Caposaldo Austriaco del Monte Valpiana


Le opere  di guerra sul Monte Valpiana - a quota 2368 - vennnero realizzate all’inizio del conflitto mondiale dagli Standschὔtzen della Val di Cembra e della Val di Fiemme  e servivano a difendere il Passo Manghen e a controllare le valli Campelle e Calamento.

Qui sono ancora visibili i ruderi delle trincee e dei baraccamenti, oltre ai resti dell’alloggio del cappellano militare del battaglione Auer. Sul costone nord-est di Cima Ziolera si ergevano un tempo il comando e le cucine del battaglione Standschὔtzen Auer.

Si incontrano ancora un piccolo posto di collegamento in caverna e quattro piazzole d’artiglieria in pietra e cemento, i ruderi del comando della Kaiserjäger Streifkompanie n°3 del capitano Samen e la mulattiera di guerra:
nella zona rimangono abbondanti resti di trincee “a greca”, le rovine in muratura della vecchia infermeria del II battaglione del 102° reggimento di fanteria austriaco - con la lapide della “Herta Miller Haus”- e un perimetro di pietre ove era collocata la “Casa dei Trògheri” (prigionieri russi sfruttati dagli austriaci per rifornire le prime linee).

Il 18 ottobre 1915 la postazione viene attaccata dai fanti della brigata Venezia e dagli alpini della 265° compagnia del battaglione Val Cismon.


Come raggiungerlo: da Borgo via Telve fino al passo Manghen, seguendo il segnavia Sat 322 verso Forcella del Frate.


Per approfondire: Girotto Luca e Gioppi Franco, Itinerari della Grande Guerra in Valsugana Orientale e Tesino, Tipografia Litodelta, Scurelle (TN) 2007, pp. 11-14.
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