Il
Trentino è una terra di montagne maestose, laghi incantevoli e foreste verdi, ma
sotto la sua superficie si nasconde un mondo altrettanto affascinante e tutto da esplorare: quello delle
grotte naturali. Si tratta di ambienti sotterranei formatisi nel corso di milioni di anni, veri e propri scrigni geologici dove è possibile leggere la storia della Terra attraverso le forme e i minerali modellati dall’acqua e dal tempo. Le grotte sono anche rifugi di biodiversità rara, habitat ideali per animali e microrganismi adattati a vivere nel buio.
Grotte del Trentino: un panorama naturale unico
Le
grotte sono
cavità naturali nel sottosuolo, solitamente generate dal lento scorrere dell’acqua su rocce solubili come il calcare, che scolpisce ambienti suggestivi e spettacolari nel corso di ere geologiche. Le loro pareti raccontano una storia lunga milioni di anni, fatta di sedimentazioni, fratture e cristallizzazioni. In Trentino, queste formazioni sono diffuse in molte vallate, specialmente nelle
zone calcaree e dolomitiche.
Dal punto di vista naturalistico, le grotte rappresentano
ambienti particolarmente delicati e
ricchi di biodiversità, ospitando forme di vita rare, come insetti ciechi, pipistrelli e microorganismi estremamente adattati. Per questo motivo, sono spesso oggetto di studi scientifici e campagne di tutela ambientale.
La
Valsugana, insieme alla catena del Lagorai, è caratterizzata da un territorio
ricco di cavità naturali e ambienti sotterranei di notevole interesse. Sebbene molte di queste
grotte siano
accessibili solo
con guide specializzate e riservate a escursionisti esperti, l’area offre anche opportunità adatte a un pubblico più ampio. In particolare, sull’
Altopiano del Tesino si trova l’unica grotta visitabile a livello turistico: la
Grotta di Castello Tesino, un luogo che merita una visita per chi desidera vivere un’esperienza diversa, immersa nella natura sotterranea.
La Grotta di Castello Tesino: storia e caratteristiche
Nel cuore della Valsugana, nei pressi del paese di Castello Tesino, si trova una delle grotte più conosciute e facilmente visitabili del Trentino. La
Grotta di Castello Tesino è una
cavità di origine carsica lunga oltre 400 metri, aperta al pubblico durante la stagione estiva con
visite guidate organizzate.
L’interno della grotta si sviluppa in gallerie modellate nei millenni dall’azione dell’acqua, che ha scolpito stalattiti e stalagmiti spettacolari. La temperatura interna si mantiene costante tutto l’anno, intorno ai 10°C, rendendo la visita piacevole anche nei giorni più caldi.
La grotta è stata esplorata per la prima volta negli anni '20 del Novecento, ma già in precedenza era conosciuta dagli abitanti locali. Oggi rappresenta una meta ideale per adulti e bambini, grazie alla sua accessibilità, al percorso ben segnalato e alla presenza di guide esperte.
Scopri di più sulla Grotta di Castello Tesino
Altre grotte da non perdere in Valsugana e dintorni
Grotta del Calgeron
Situata nella
zona di Grigno, la
Grotta del Calgeron è
una delle più estese del Trentino, con oltre 3.000 metri di sviluppo. È famosa per la sua articolata rete di cunicoli, sale e pozzi, che si snodano tra formazioni calcaree di grande bellezza. Tra i tratti più spettacolari vi è la “
Sala nera”, con la sua roccia molto scura ed il “
Sifone degli echi”, una piccola apertura ove gridando al suo interno si può udire un'eco proveniente sicuramente dalla continuazione della cavità.
Questa grotta è meno turistica e più indicata per escursioni speleologiche con guide specializzate. La visita richiede abbigliamento adeguato e una buona preparazione fisica, ma regala un’esperienza autentica e affascinante.
Scopri come prenotare la tua visita alla Grotta del Calgeron
Grotta della Bigonda
Poco distante dalla Grotta del Calgeron, la
Grotta della Bigonda è una delle cavità più importanti d’Italia dal punto di vista speleologico. La grotta è caratterizzata da circa
50 laghi interni e sifoni che in primavera si allagano raccogliendo le acque defluite dall'Altopiano della Marcesina. L'interno modellato dall'acqua presenta forme bizzarre in un quadro suggestivo.
La
visita è riservata ad
escursionisti esperti o accompagnati da guide speleologiche. Viene utilizzata spesso dalle sezioni SAT (Società Alpinisti Tridentini) per organizzare corsi di avvicinamento alla speleologia.
Scopri la Grotta della Bigonda
Grotta di Costalta
Situata ai piedi del Monte Mandriolo, in Val di Sella, la
Grotta di Costalta si raggiunge con un’escursione di circa tre ore lungo il sentiero 205 est. L’ingresso si trova a quota 1.691 metri, e conduce a una cavità profonda oltre 300 metri nel fianco della montagna.
Al suo interno sono stati
rinvenuti resti ossei di stambecco, una specie che un tempo popolava queste montagne ma oggi è scomparsa dalla zona, un ritrovamento che aggiunge interesse anche dal punto di vista naturalistico.
La grotta è accessibile esclusivamente nel periodo estivo, ed è
riservata a visitatori esperti accompagnati da guide qualificate, previa prenotazione.
Approfondisci sulla Grotta di Costalta
Grotta di Ernesto
La
Grotta di Ernesto si trova in località Stivai e si raggiunge con una camminata di circa mezz’ora lungo una stradina forestale che conduce alla Val d’Antenne, partendo dalla strada per Enego e seguendo il bivio per Frizzone.
Scoperta nel 1983 durante lavori stradali, la grotta
prende il nome da un giovane del posto che per primo esplorò l’ingresso appena emerso. La cavità si estende per circa 65 metri, con un’altezza che varia tra i 3 e i 4 metri, ed è il risultato dell’erosione dei calcari dolomitizzati da parte delle acque sotterranee provenienti dall’Altopiano della Marcesina.
Dopo un breve tratto iniziale si raggiunge la “Sala del Focolare”, dove sono stati rinvenuti resti di un antico focolare, segno della frequentazione della grotta da parte di comunità preistoriche. Più avanti si accede alla “Sala Grande”, in cui si trovano formazioni di stalagmiti particolarmente scenografiche. Un piccolo ramo laterale, lungo circa quattro metri, è noto come “camera della torcia”.
Attualmente la Grotta di Ernesto
non è accessibile al pubblico.
Scopri la Grotta di Ernesto
Consigli pratici per visitare le grotte in Valsugana
Per vivere al meglio l’esperienza sotterranea, è bene tenere presenti alcune indicazioni pratiche:
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Stagionalità: la maggior parte delle grotte è visitabile da primavera inoltrata a inizio autunno (maggio–settembre). In inverno alcune possono chiudere per motivi di sicurezza o tutela ambientale.
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Orari e prenotazioni: si consiglia sempre di consultare i siti ufficiali e prenotare le visite con anticipo, specialmente nei periodi di alta stagione.
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Abbigliamento: le temperature interne sono fresche (circa 10–12°C) tutto l’anno. Indossa scarponcini con suola antiscivolo, giacca impermeabile e, se richiesto, porta una torcia.
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Sicurezza: segui sempre le indicazioni delle guide, non abbandonare il sentiero e rispetta l’ambiente.
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Comportamento responsabile: evita di toccare stalattiti e stalagmiti, che impiegano migliaia di anni a formarsi. Non lasciare rifiuti e mantieni il silenzio, soprattutto in presenza di fauna.
Itinerari naturali in Valsugana: tra grotte, cascate e borghi
Le grotte rappresentano solo uno dei tanti tesori naturalistici della Valsugana. È possibile combinare la loro visita con
itinerari escursionistici tra boschi, cascate e parchi naturali.
Una proposta molto apprezzata è la visita al
Parco Fluviale del Torrente Grigno, un’area naturale protetta dove il torrente ha modellato canyon e cascatelle immerse nel verde. Ideale per escursioni a piedi o in bici, offre anche punti di sosta attrezzati per pic-nic.
Scopri il Parco Fluviale del Torrente Grigno
A chi desidera completare l’esperienza con un tocco culturale, la Valsugana propone anche una
rete di borghi storici da esplorare. Luoghi come
Pieve Tesino, Borgo Valsugana e Castel Ivano raccontano tradizioni antiche e offrono atmosfere tranquille, ideali per concludere la giornata tra
architetture locali, piccoli musei e sapori del territorio.
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