Palace Hotel
Roncegno Terme
La vicenda turistica di Roncegno, a partire dal 1856, prende il via dalla scoperta nel fianco del Monte Tesobbo, nella Valle del Diavolo, della famosa acqua che verrà poi riconosciuta minerale e con proprietà terapeutiche ben specificate.
La scoperta si attribuisce ad un contadino di nome Domenico Zen. In particolare la struttura della quale parliamo conosce un periodo di gran prosperità dal 1877 al 1900 con l’arrivo di una clientela d’elite, preveniente da Germania, Inghilterra, Russia, America, Egitto e porta il nome di Stabilimento balneare di Roncegno ma anche di Grand Hotel.
In questo periodo si svolgono l’annuale torneo internazionale di Tennis (lawn tennis), tornei di scherma, di birilli rossi, di tiro al piccione e al bersaglio e di pallamaglio. Di moda anche grandi feste da ballo con balli figurati. La musica viene considerata completamento delle cure e spesso suonano piccole orchestrine. Si ha una battuta d’arresto negli anni dal 1914 al 1919 e lo stabilimento viene occupato dalle truppe austriache, da quelle italiane e poi ancora dalle austriache.
Nel 1921, dopo grandi lavori di riassetto, si ha l’inaugurazione il 10 luglio. Il 1924 vede una stagione eccezionale, di gran successo, con lavori al parco ed alla struttura. In questo periodo Roncegno è considerato un ricercato salotto del “bel mondo”. Vasta la campagna pubblicitaria: è di questo periodo il magnifico manifesto “Signora in altalena” del pittore francese Mauzan stampato in 1085 copie e pagato 65 lire l’una.
Si susseguono stagioni mediocri e nel 1943 lo stabile fu occupato da parte della marina tedesca, dei reparti Gestapo, Speer, Todt, polizia trentina, Sod, Mas e per un breve periodo anche dell’Hitler Jugend; naturalmente guerra ed occupazioni portarono danneggiamenti e asportazioni di materiali.
Oggi la Casa di Salute è l’unico istituto termale in Italia che utilizza le metodiche della medicina antroposofica.
Caratteristiche della casa, oltre alle cure fisiche e ai rimedi farmacologici naturali, sono le terapie artistiche quali l’euritmia, la pittura, la scultura, il canto corale. Particolare importanza e cura è dedicata alla cucina ed alle diete personalizzate concordate con il medico. Vengono utilizzati alimenti di coltivazione biologica, biodinamica e provenienti dall’orto della Casa con proposte di menù vegetariani e dietetici.