Pergine Valsugana La via intitolata a Tomaso Maier, uno dei protagonisti della bonifica delle Paludi perginesi, era un tempo denominata “Contrada ‘Taliana” in contrapposizione alla “Contrada Todesca” (Via Cesare Battisti – Marcadel). Tale denominazione toponomastica fu introdotta nel Cinquecento e ricorda la presenza del gruppo italiano e di quello tedesco esistente nella borgata, soprattutto nel periodo dell’attività mineraria (dal XV al XIX secolo). Fu durante il Concilio di Trento (1545 – 1563) che la via assunse la conformazione rinascimentale che la caratterizza: è uno dei migliori esempi di quella tipologia architettonica che fiorì nel Principato Vescovile all’epoca di Bernardo Clesio e poi di Cristoforo Madruzzo. La via ha una larghezza media di circa 10 metri, da cui le deriva anche il toponimo di “Via Larga”. Civico nr 39 L’edificio risale alla seconda metà del Quattrocento. L’affresco sopra il portale è del 1760 e raffigura 3 santi che poggiano su nuvole di colore marrone: al centro San Floriano con elmo, corazza ed in mano un botticello; a destra Sant’Antonio con in mano un giglio; a sinistra San Francesco che bacia il crocifisso. Gli stemmi dipinti nelle spaziature delle finestre del secondo piano raffigurano, partendo da sinistra: lo stemma di Ferdinando I Re dei Romani (l’aquila ad una sola testa ci permette di datarlo agli anni antecedenti il 1556, non essendo Ferdinando imperatore fino a quella data), lo stemma dell’imperatore Carlo V (databile fra il 1519 e il 1556, cioè il periodo in cui egli fu imperatore), lo stemma del Principe Vescovo di Trento Cardinale Bernardo Clesio.